Pubblicato il nuovo modello per la richiesta del credito d’imposta Investimenti SUD, Sisma Centro Italia e ZES, con le relative istruzioni
L’Agenzia delle Entrate con il Provvedimento n.193276 del 06 giugno 2022, ha pubblicato il nuovo modello per richiedere il credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, con ulteriori e importati aggiornamenti rispetto ai precedenti.
L’aggiornamento consentirà anche ai beneficiari l’eventuale restituzione degli importi eccedenti i massimali delle Sezioni 3.1 e 3.12 del Temporary framework ed è stato fatto per dare seguito a quanto già previsto dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 27 aprile 2022 che permette, al beneficiario che abbia superato uno o più dei massimali previgenti, di sottrarre dal credito d’imposta gli eventuali importi eccedenti.
Il Bonus Investimenti SUD
Il Bonus Investimenti Sud è un’agevolazione concessa alle aziende che acquistano nuovi beni strumentali per le strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise. Viene riconosciuto sotto forma di credito d’imposta che va dal 20 al 45% della spesa sostenuta, a seconda delle caratteristiche delle imprese interessate e dalla zona di ubicazione della struttura produttiva.
Il Bonus investimenti Sud è stato introdotto dalla Legge di Stabilità 2016 e successivamente è stato modificato tramite interventi normativi hanno dato luogo a dei “rami” della misura per determinate zone di Italia, non necessariamente del Mezzogiorno. Si tratta di aree svantaggiate per diverse ragioni, ovvero la zona Sisma del Centro Italia e le ZES (id: Zone economiche speciali).
Ammontare dell’agevolazione
Il credito d’imposta per gli investimenti Sud 2022 spetta in misure massime differenti a seconda del tipo di impresa che presenta richiesta. Infatti, gli aiuti si calcolano in riferimento alla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, determinante ai fini dell’individuazione delle zone per le quali sarà possibile fruire del credito d’imposta in misura maggiorata.
Per le Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna il bonus è pari al:
- 45% per le piccole imprese;
- 35% per le medie imprese;
- 25% per le grandi imprese.
Invece, in Molise: per i beni acquisiti fino al 31 dicembre 2021 le percentuali del credito d’imposta sono pari al 30% per le piccole imprese, 20% per le medie imprese e 10% per le grandi imprese, nel caso di i beni acquisiti nel 2022 le percentuali del credito d’imposta sono pari al 45% per le piccole imprese, 35% per le medie imprese e 25% per le grandi imprese.
Infine, in Abruzzo scendono al 30% per le piccole imprese, 20% e 10% rispettivamente per medie e grandi imprese.
Il nuovo modello
Il modello prevede appositi campi che possono essere compilati quando in relazione agli aiuti elencati all’art. 1, c. 13, del DL 22 marzo 2021 n. 41 il beneficiario ha superato uno o più dei massimali previgenti delle Sezioni 3.1 e 3.12 del Temporary framework.
Si ricorda che già il Provvedimento del 6 aprile 2022 apportava modifiche al modello di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, nei comuni del sisma del Centro-Italia e nelle zone economiche speciali (id: ZES).
In particolare, il modello accoglie un nuovo riquadro nel quadro B per gli investimenti realizzati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, e la versione aggiornata del modello è utilizzabile dal 7 giugno 2022 in sostituzione di quella precedente e servirà anche per presentare le comunicazioni di rettifica e di rinuncia ai crediti d'imposta richiesti con precedenti versioni.
E’ bene evidenziare che l’art. 1, c. 316, lettera c), della Legge n. 160/2019 (id: Legge di Bilancio 2020), ha esteso l’agevolazione ai beni acquisiti entro il 31 dicembre 2022, e proprio con riferimento all’anno 2022, la proroga è divenuta operativa con l’approvazione da parte della Commissione europea della Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Per le spese sostenute nel 2022, con il nuovo modello, si dà il via al credito d’imposta per il quale vengono recepiti gli aggiornamenti intervenuti con la Legge n. 234/2021 (id: Legge di Bilancio 2022), in particolare, ridefinendo il perimetro geografico di applicazione del credito, adeguandolo per l’anno 2022, a quanto previsto dalla nuova Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
La Carta dei Servizi
La Carta de qua è stata approvata dalla Commissione Europea, e successivamente è stata integrata per definire le zone ammissibili agli aiuti a finalità regionale agli investimenti in deroga all’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE (c.d. zone "c"). La modifica operata dal comma 175 riguarda, in particolare, le imprese con strutture produttive ubicate nella regione Molise.
La nuova Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 ricomprende, infatti, la regione Molise tra le aree in deroga ai sensi della lettera a), dell’articolo 107, paragrafo 3, del TFUE.
Le zone della regione Abruzzo, rimane, invece, tra quelle assistite in deroga (ai sensi della lettera c), del citato articolo 107, paragrafo 3).
La misura massima consentita
Per la determinazione dei crediti d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno e nelle ZES, resta ferma l’applicazione della misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020 C(2014) 6424 final del 16 settembre 2014, come modificata dalla decisione C(2016) 5938 final del 23 settembre 2016.
L’art. 43-ter del DL 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 dicembre 2021, n. 233, ha modificato il comma 3 dell’articolo 18-quater del DL 9 febbraio 2017, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla Legge 7 aprile 2017, n. 45, prevedendo che a decorrere dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021 il credito d’imposta Sisma si applica nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla comunicazione della Commissione europea C (2020) 1863 final, del 19 marzo 2020, recante "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell'attuale emergenza del COVID19".
L’attuazione della citata misura agevolativa per l’anno 2021 è subordinata, quindi, all’adozione da parte della Commissione europea della decisione di compatibilità del regime di aiuti sulla base del Temporary Framework.
Pertanto, a partire dallo scorso 7 giugno 2022 non è più consentito l’utilizzo del modello di comunicazione con riferimento agli investimenti realizzati negli anni precedenti il 2021.
Al fine di dare attuazione alle disposizioni sopra riportate, consentendo ai soggetti interessati di fruire dei crediti d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno e nelle ZES secondo il nuovo quadro normativo, si è reso necessario un aggiornamento del modello di comunicazione attualmente utilizzato per richiedere l’autorizzazione alla fruizione dei predetti crediti d’imposta, prevedendo nel quadro B del modello un nuovo riquadro per l’indicazione degli investimenti realizzati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.
La presentazione del modello
La presentazione in via telematica della comunicazione mediante l’utilizzo della versione aggiornata del modello deve essere effettuata utilizzando la versione aggiornata del software relativo al credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, denominato “Creditoinvestimentisud” (id: CIM17), disponibile gratuitamente sul sito internet dell'Agenzia.
Per approfondire
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/4495904/BozzaprovvedimentoZLS27522revACT_v4.pdf/f6c32016-f313-9230-2092-611d542590fd
Ad maiora
IL PRESIDENTE
Edmondo Duraccio
(*) Rubrica riservata agli iscritti nell’Albo dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Napoli. E’ fatto, pertanto, divieto di riproduzione anche parziale. Diritti legalmente riservati agli Autori
ED/FT