Dichiarazione IVA anno d’imposta 2019: pronte le comunicazioni di eventuali anomalie
Con provvedimento n. 408592 del 4 novembre 2022 l’Agenzia delle Entrate fa presente che saranno rese disponibili, in attuazione dell’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, apposite comunicazioni di eventuali discordanze tra le dichiarazioni ai fini IVA presentate per l’anno d’imposta 2019 e i dati a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria.
Destinatari della comunicazione sono tutti i soggetti passivi ai fini IVA per i quali emergerebbero anomalie dal confronto tra i dati dichiarati e i dati fiscali delle fatture elettroniche (“dati fattura” come definiti al punto 1.2 del Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018 e successive modificazioni) emesse per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127 e verso le Pubbliche Amministrazioni ai sensi dell’articolo 1, commi da 209 a 214, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 nonché i dati dei corrispettivi giornalieri memorizzati elettronicamente e trasmessi telematicamente all’Agenzia delle Entrate ai sensi dell’articolo 2 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127.
Tale comunicazione, contenente i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate, sarà comunicata a mezzo posta elettronica certificata, oppure, nei casi di assenza di domicilio digitale, o di mancato recapito, a mezzo posta ordinaria.
La stessa comunicazione e le relative informazioni di dettaglio saranno consultabili, da parte del contribuente, all’interno dell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia delle Entrate denominata “Cassetto fiscale” e dell’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”.
In particolare sono resi disponibili:
- il protocollo identificativo e la data di invio della dichiarazione IVA, per il periodo d’imposta oggetto di comunicazione, per la quale risultano delle anomalie;
- i seguenti dati della dichiarazione di cui al punto a):
– 1. per le operazioni attive imponibili la somma algebrica dei righi VE24, colonna 1 (Totale imponibile), VE37 colonna 1 (Operazioni effettuate nell’anno ma con imposta esigibile in anni successivi), VE38 (Operazioni effettuate nei confronti dei soggetti di cui all’art. 17-ter) e VE39 (Operazioni effettuate in anni precedenti ma con imposta esigibile nell’anno oggetto di comunicazione);
– 2. per le operazioni attive esenti l’importo del rigo VE33 [(Operazioni esenti (art. 10)];
– 3. per le operazioni attive in regime di inversione contabile il valore dichiarato nel rigo VE35, colonna 1 (Operazioni con applicazione del reverse charge);
– 4. per le operazioni passive in regime di inversione contabile (reverse charge), per le quali il contribuente risulta debitore d’imposta, la somma algebrica degli importi indicati nei righi VJ6, VJ7, VJ8, VJ12, VJ13, VJ14, VJ15, VJ16, VJ17 colonna 1;
- importo della somma delle operazioni IVA trasmesse telematicamente ai sensi del decreto legislativo 5 agosto 2015 n. 127 e dell’articolo 1, commi da 209 a 214, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 aventi le seguenti nature:
- 1. attive imponibili;
- 2. attive esenti ai sensi dell’art. 10 del D.P.R. n. 633 del 1972;
- 3. attive e passive con applicazione del regime di inversione contabile (reverse charge) di cui al comma 6 dell’art. 17 e ai commi 7 e 8 dell’art. 74, del D.P.R. n. 633 del 1972;
- ammontare complessivo delle operazioni attive imponibili o delle operazioni passive in regime di inversione contabile (reverse charge) che non risulterebbe indicato nella dichiarazione IVA;
- ammontare complessivo delle operazioni attive esenti o in regime di inversione contabile (reverse charge) che non risulterebbe documentato da fatture elettroniche emesse ai sensi dell’art. 1 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127 e ai sensi dei commi da 209 a 214, articolo 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 244;
- dati identificativi dei clienti (denominazione/cognome e nome e codice fiscale) e relativo ammontare delle operazioni attive imponibili, esenti e in regime di inversione contabile (reverse charge);
- ammontare complessivo dei corrispettivi giornalieri per operazioni imponibili, distinto per “matricola dispositivo RT”, “comunicazioni fase transitoria”, “documenti commerciali online” o “distributori carburanti”;
- dati identificativi dei fornitori (denominazione/cognome e nome e codice fiscale) e relativo ammontare delle operazioni passive in regime di inversione contabile (reverse charge).
I dati e gli elementi di cui ai punti precedenti sono resi disponibili dalla Guardia di Finanza tramite strumenti informatici.
Per Approfondire
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/4785316/Documento_AGE.AGEDC001.REGISTRO+UFFICIALE.0408592.04-11-2022-U.pdf/5a7d3226-c1a3-7ad8-3200-82893a7a5efe
Ad maiora
IL PRESIDENTE
Edmondo Duraccio
(*) Rubrica riservata agli iscritti nell’Albo dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Napoli. E’ fatto, pertanto, divieto di riproduzione anche parziale. Diritti legalmente riservati agli Autori
ED/LC