18 Dicembre 2025
Celebrazione dei sessant’anni dalla nascita dell’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli, con un omaggio alle figure che ne hanno segnato le origini e lo sviluppo. Durante l’assemblea del 16 dicembre sono state consegnate le targhe commemorative agli eredi dei pionieri e a Giuseppe Silvestri, iscritto più longevo dell’Albo. Un momento di memoria condivisa e di rinnovata visione per il futuro della professione.
di Francesco Duraccio, Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli
La storia del Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli affonda le sue radici molto prima del 1965. Nasce infatti da un lungo percorso di maturazione normativa, culturale e professionale, iniziato in un contesto in cui la figura del Consulente del Lavoro non esisteva ancora come professione riconosciuta, ma come attività precaria, frammentata e giuridicamente indefinita. La Legge 1815/1939, all’art. 4, stabiliva che la tenuta o la regolarizzazione dei documenti delle aziende riguardanti materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale poteva essere assunta da parte di coloro che fossero legati alle aziende stesse da rapporto d’impiego ovvero da soggetti esterni previa autorizzazione del competente Circolo, dell’Ispettorato corporativo.
Ci trovavamo in pieno periodo fascista ed il quadro regolatorio relegava l’attività a un ruolo accessorio, privo di indipendenza, tutele e identità professionale. L’autorizzazione poteva essere revocata dall’Ispettorato senza possibilità di reclamo e gli autorizzati venivano, forse anche un po’ dispregiativamente, chiamati “tenutari” (di documenti in materia di lavoro) in assenza di qualsivoglia titolo professionale. La spinta verso l’aggregazione arrivò nel 1953, con la nascita dell’A.N.C.D.S. – Associazione Nazionale Consulenti Discipline Sociali, prima forma di rappresentanza collettiva di coloro che svolgevano mansioni tecniche in materia lavoristica senza però un titolo riconosciuto, appunto i tenutari.

Era una fase di costruzione pionieristica, in cui la categoria cercava di definirsi mentre ancora non esisteva, normativamente, un nome che la identificasse. Solo nel 1958, con il cambio di denominazione in A.N.C.L. – Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro, si compì un passaggio decisivo: per la prima volta, la categoria si attribuì un titolo professionale, un’identità formale che anticipava il successivo riconoscimento legislativo. Il D.P.R. 921/1959, regolamento attuativo della L. 1815/39, consacrò questo percorso: all’art. 2 comparve per la prima volta in una normativa dello Stato la definizione “Consulente del Lavoro”.
In questo periodo prese forma anche la figura di Guido Spagnuolo, tra i maggiori promotori dell’aggregazione territoriale a Napoli e prezioso punto di raccordo con i gruppi professionali delle altre province. La sua opera di collegamento fu determinante nel trasformare un insieme eterogeneo di esperienze individuali in una comunità professionale capace di dialogare con i centri decisionali nazionali.
La stagione che seguì portò all’emanazione della Legge 12 ottobre 1964, n. 1081 e all’istituzione formale dell’Albo provinciale di cui celebriamo i 60 anni. Relatore del provvedimento alla Camera dei Deputati fu un parlamentare della D.C. (Democrazia Cristiana), l’Onorevole Prof. Avv. Raffaello Russo
Spena di Acerra, che si interessò di noi grazie ai rapporti con il Consulente del Lavoro Nicola Nocera, anch’egli pioniere della nascente categoria. La Commissione Ministeriale del 1965, nominata in attuazione dell’art. 26 della Legge 1081, incaricata della formazione dell’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli, era composta da Ernesta Girosi, ispettore principale dell’Ispettorato del Lavoro, e dai consulenti Antonio Di Frenna e Guido Spagnuolo. Attraverso verbali intensi e ravvicinati, la Commissione definì procedure, costituì l’elenco degli aventi diritto, istruì le domande di iscrizione per il primo popolamento dell’Albo e indisse le prime elezioni. È in questo contesto che fu iscritto il primo nominativo dell’Albo: Gustavo Di Mauro. La sua iscrizione non fu un fatto casuale. In quel momento, Di Mauro era Presidente dell’ANCL provinciale, anche per questo, la sua posizione di “primo iscritto” assume un evidente valore simbolico e politico: rappresentava la sintesi del percorso associativo che aveva preceduto la nascita dell’Albo.
Tra i primi iscritti figura anche Giuseppe Silvestri, registrato il 28 aprile 1965 con il n. 177 ancora in fase di primo popolamento, destinato a diventare il professionista più longevo del nostro Albo e quindi il custode vivente della memoria ordinistica.
Le prime elezioni del Consiglio Provinciale dell’Albo si svolsero il 10 giugno 1965, presso l’Associazione dei Commercianti in Piazza Carità, un luogo centrale nella vita economica cittadina. Da quell’assemblea emerse come primo Presidente Enrico Alemagna, che avrebbe guidato il Consiglio per 22 anni e sette consigliature consecutive. Pur non rappresentando la presidenza più lunga nella storia dell’Ordine, il suo ruolo fu decisivo: durante i suoi primi mandati vennero costruite le fondamenta amministrative, organizzative e identitarie della nostra istituzione. Il radicamento della sede, la definizione delle procedure interne, la comunicazione agli iscritti e l’avvio dei servizi furono resi possibili anche grazie al lavoro meticoloso della prima segretaria, Anna Aveta, figura chiave nell’amministrazione nascente.
Questa storia, lunga, stratificata e costruita dal lavoro di donne e uomini che hanno creduto nella professione, è stata al centro del sentito e commosso momento celebrativo tenutosi lo scorso 16 dicembre, durante l’assemblea dell’Ordine per l’approvazione del Bilancio preventivo, nella quale sono stati esibiti stralci dei documenti salienti del percorso di strutturazione della nostra istituzione. In quella occasione abbiamo voluto ricordare i protagonisti delle origini con un gesto di riconoscenza: una targa commemorativa consegnata agli eredi di
Antonio Di Frenna,

Enrico Alemagna,

Gustavo Di Mauro

e Anna Aveta,

per onorare il loro contributo alla nascita e allo sviluppo dell’istituzione.
A Giuseppe Silvestri,
ancora presente nella nostra comunità, abbiamo consegnato la targa personalmente, riconoscendo il suo ruolo di testimone diretto dei sessant’anni del nostro percorso. Un momento di grande commozione nel quale il nostro caro “Peppino”, oggi ultranovantenne, tra gli applausi dei presenti, ha ricordato alcuni momenti storici vissuti nei suoi 60 anni ininterrotti di iscrizione all’Albo, lanciando messaggi di incoraggiamento ai giovani presenti.
Oggi, grazie alle fondamenta poste dai pionieri, il Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli affronta un futuro complesso ma ricco di opportunità. Le sfide della trasformazione digitale, della nuova organizzazione del lavoro, della tutela dei diritti e delle politiche attive richiedono una visione lucida e radicata. È proprio nella nostra storia — nelle intuizioni, nelle fatiche e nel coraggio di chi ci ha preceduto — che troviamo la forza per interpretare con responsabilità il nostro ruolo presente e per costruire, insieme, i prossimi sessant’anni.
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Modificato: 18 Dicembre 2025
