2 Agosto 2012
Gentili Colleghe e Cari Colleghi,
in un mondo dove la telematica costituisce il nostro pane quotidiano, considerati gli adempimenti relativi alla nostra professione, dobbiamo registrare, invece, la scarsa attenzione che si dedica alla POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC). Tale strumento telematico ha, di fatto, soppiantato la Raccomandata con avviso di ricevimento e, in base alle norme vigenti, costituisce lo strumento di dialogo obbligatorio con la Pubblica Amministrazione (ad es. il Consiglio dell’Ordine). Numerose comunicazioni istituzionali vi vengono inviate per PEC. Si pensi, ad esempio, alla convocazione dell’Assemblea per la disamina dei bilanci, la richiesta di pagamento della quota di iscrizione, i solleciti, le aperture dei procedimenti disciplinari, l’irrogazione di sanzioni disciplinari ecc. Pur essendo, ormai, in possesso di tutti gli iscritti, non tutti la presidiano (id: la consultano) quotidianamente. E così, inavvertitamente, ci si trova sospesi dall’Ordine in quanto tutto il procedimento è stato incardinato avendo la PEC come strumento di notificazione. Il solo invio dell’atto amministrativo tramite PEC equivale, infatti, ad avvenuta notifica.
Da qui l’invito, e non è la prima volta, a fare molta attenzione ed avere, quindi, la costanza di presidiare la PEC al pari di come, di solito, si fa con la posta elettronica ordinaria.
Cordiali saluti
Ad maiora
Il Presidente
Edmondo Duraccio
Modificato: 2 Agosto 2012