11 Settembre 2012

Gentili Colleghe e Cari Colleghi,
nella giornata di ieri Vi abbiamo “notiziato” doverosamente circa il pensiero di Matteo Renzi, Sindaco di Firenze e candidato alle primarie del PD, sul numero di leggi in materia di lavoro e sulla loro chiarezza di guisa che, attuandone una selezione con termini chiari, non ci sarebbe bisogno dei Consulenti del Lavoro. Il nostro pensiero al riguardo è semplice: Renzi confonde la certezza del diritto (id: la chiarezza, da noi sempre auspicata) con la semplificazione (basti vedere le nostre rimostranze sulla problematica delle dimissioni, licenziamenti, co.co.pro ecc) per cui delle due l’una: o Renzi non conosce il diritto del lavoro (auspicandone la ricomprensione in poche leggi) o non conosce i Consulenti del Lavoro. Sulla “querelle”, ma in termini pacati e di assoluta chiarezza, è intervenuto il Presidente del CNO, Marina Calderone che, sempre sulle pagine del “Corriere della Sera” ha voluto chiarire il nostro ruolo e la nostra funzione in una materia così rilevante e d’impatto costituzionale costituita dall’amministrazione del personale e dalle Assicurazioni Sociali per il cui svolgimento occorre una laurea, un tirocinio, il superamento di un esame di stato e l’iscrizione nell’albo. Affidiamo alla Vostra riflessione il pensiero di Marina Calderone.

Cordialità

Ad maiora

Il Presidente
Edmondo Duraccio

Per visionare l’intervento di Marina Calderone clicca qui

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Modificato: 11 Settembre 2012