30 Marzo 2020

OGGI INIZIA L’ITER DI DEPOSITO TELEMATICO DELLE ISTANZE DI CIGD. MI ASPETTO DA VOI UNA PROVA DI GRANDE MATURITA’ PROFESSIONALE E DI VICINANZA AI VERTICI PROVINCIALI.

 

Gentili Colleghe e Cari Colleghi,
l’emergenza epidemiologica COVID-19 ha messo a dura prova la nostra esistenza dal punto di vista familiare e professionale. Non ci hanno spaventato le “restrizioni” della libertà né il decuplicarsi della mole di lavoro dovendo, dapprima, rappresentare ai ns. clienti la portata delle disposizioni, che cambiavano, sotto forma di DPCM, ogni paio di giorni, e, poi, assisterli, concretamente, nel momento più “doloroso” per un’azienda e per un Consulente del Lavoro: la sospensione delle attività.
E per quelle aziende che, ritenute esercenti di un servizio essenziale, hanno continuato l’attività non siamo stati avari di suggerimenti circa la sicurezza!!
Tanto lavoro in più che nessuno ci ha pagato e per il quale nessuno ci ha ringraziato!!
Anche per gli uffici del CPO abbiamo dovuto procedere ad una riorganizzazione, ricorrere allo smart working, alla chiusura al pubblico per ben due giorni a settimana ed a ricevere previo appuntamento negli altri.
Stiamo combattendo professionalmente una duplice battaglia: quella della vita e quella professionale.
Siamo esposti al contagio ma non lesiniamo di correre nottetempo in ufficio e rimanervi 15 o 16 ore
ascoltando o leggendo, sui social, i bollettini di guerra delle Autorità di Protezione Civile o Regionali circa il numero dei contagiati e purtroppo dei deceduti tra cui anche un Consulente del Lavoro della nostra provincia.
Il Governo ha varato il provvedimento definito “Cura Italia” con disposizioni relative agli ammortizzatori “speciali” per le sospensioni o riduzioni di lavoro a cagione del COVID-19 coinvolgendo le Regioni per la CIGD e sancendo il ricorso obbligatorio ai Fondi (FIS e FSBA) ed all’INPS medesima per la CiGO.
NON HA PENSATO, PURTROPPO AD UN PROCEDIMENTO SNELLO LASCIANDO IN VITA ADEMPIMENTI INUTILI E BUROCRATICI QUALI L’INFORMATIVA AI SINDACATI, LA CONSULTAZIONE, L’ESAME CONGIUNTO ED IN ALCUNI CASI L’ACCORDO.
Siete a conoscenza di tutti gli interventi del CNO presso il Governo e del CPO presso la Regione.
Non vogliamo magnificarci, né denigrare.
Presso la Regione abbiamo cercato, contrariamente all’Accordo Quadro che non abbiamo sottoscritto nonostante una specifica richiesta, di dare un contributo di chiarezza, professionale ma anche di operatività pratica e di tutela del ruolo e dell’immagine dei Consulenti del Lavoro.
Sul piano “telematico” la Regione ha dovuto adattare alla bella e meglio la struttura di “ClicLavoro” nata, peraltro, per altre finalità.
Abbiamo iniziato le “informative”, contrastato le richieste di “tessere”, fermato qualche “arroganza” e qualche “supponenza”.
Poi il fulmine a ciel sereno, la dichiarazione del Premier Giuseppe Conte a reti unificate e per ben due volte che “nessuno sarà lasciato solo” e che il sussidio CIGD e CIGO arriverà il 15 aprile se non prima.
Abbiamo fatto presente, attraverso il CNO, le difficoltà pratiche, i tempi tecnici occorrenti e l’impossibilità materiale a tanto, con ragionevoli proposte di un AMMORTIZZATORE SOCIALE UNICO, ELIMINAZIONE DELL’INFORMATIVA/CONSULTAZIONE/ESAME CONGIUNTO E ACCORDO, UN UNICO PROSPETTO CON INDICAZIONE DELLE ORE MENSILI  NON EFFETTUATE E CODICI IBAN.
NULLA!!!
Ed è chiaro che avendo fatto per ben due volte la dichiarazione a reti unificate circa il termine del 15 aprile NOI SIAMO CONSIDERATI “CARNE DA MACELLO” ED IL PROBABILE CAPRO ESPIATORIO SE I SOLDI NON SARANNO ACCREDITATI IL 15 APRILE.
Abbiamo fatto appelli alla classe politica, allo stesso Conte, all’esame del Parlamento ci sono degli emendamenti al “Cura Italia” che snellirebbero l’iter procedurale ma non certo gli strumenti telematici delle Regioni e, ce ne sono tante, in cui l’Accordo Quadro non è stato ancora pubblicato.
NON ABBIAMO OTTENUTO NULLA METTENDOCI, OLTRETUTTO, LA FACCIA!!!
Le PEC con delega al professionista giacciono in parcheggio perché la “casella “è piena, le modalità vengono definite a volte nelle FAQ e nelle Istruzioni, altre nelle risposte ai Quesiti che poi restano nella conoscenza dei soli richiedenti.
Oggi, allora, è il gran giorno!!! Alle 13 si inizia il deposito delle istanze che siano già pronte.
L’auspicio è che vada tutto bene!!
Ci attendiamo una prova di grande professionalità, serenità ed attaccamento ai vertici provinciali.
Alla prima contrarietà non allarmiamoci, non riempiamo i social di rabbia ed isterismi.
Non dobbiamo fare una guerra tra poveri….a chi arriva prima.
Non siamo schiavi del sistema.
Noi rispettiamo le Istituzioni ma ESIGIAMO ANALOGO RISPETTO E CONSIDERAZIONE.
Stiamo lavorando 15 -16 ore al giorno per rendere un servizio sociale alla collettività, non possiamo mantenere questi ritmi, dobbiamo pensare anche alla ns. salute.
La procedura è fallace, richiede tempi tecnici, se tutto va bene!!
Il solo fatto che alcune “nuove” istruzioni provengono dai “quesiti” dimostra come ci si trovi di fronte ad una procedura di work in progress.
Ed è quello il tempo che dobbiamo impiegare!!
Non si pagherà il 15 aprile?
La colpa non sarà MAI NOSTRA!!!
Lavoriamo con serenità!!!!
Il premier sa bene che “ad impossibilia nemo tenetur”.
La mantenga da solo la promessa!!!

Ad maiora

Il Presidente
Edmondo Duraccio

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Modificato: 30 Marzo 2020