23 Aprile 2019

Ancora un successo per la Consulta dei Presidenti dei CPO della Campania ed ulteriore segnale di vicinanza dell’Assessore al Lavoro della ns. Regione, Dott.ssa Sonia Palmeri. A completamento, integrazione e specificazione della Legge Regionale n. 59 del 29/12/2018, in BURC n.100 pari data, sull’equo compenso, è intervenuta la Delibera della Giunta Regionale n. 155 del 17 aprile 2019 sulle linee guida e raccomandazioni per l’attuazione dell’equo compenso.

 

Dopo l’emanazione della Legge Regionale Campania n. 59 del 29/12/2018, in B.U.R.C. N. 100 pari data, vi è stato un significativo seguito lo scorso 17 aprile 2019 con l’adozione della deliberazione della Giunta Regionale della Campania n. 155 in materia di “Indirizzi per la tutela del lavoro autonomo e per l’applicazione dell’equo compenso”.
Tra i proponenti della delibera de qua l’Assessore al Lavoro della Regione Campania, Dottoressa SONIA PALMERI, che, ancora una volta, ha dato palese testimonianza della sua quotidiana vicinanza alle tematiche del lavoro, autonomo o dipendente che sia.
L’Assessore al Lavoro, non a caso, è il ns. punto di riferimento sui problemi del lavoro ed occupazione in Campania e non sono infrequenti gli incontri per discutere sulle politiche attive del lavoro necessarie sul territorio sia per la diminuzione di un costo del lavoro, eccessivo al massimo, che per un aiuto all’incremento occupazionale.
Noi siamo la “cassa di risonanza” delle piccole e medie imprese in Campania conoscendo le loro ambasce ed aspettative.
Ci è stata particolarmente vicina nella tematica dell’equo compenso.
Ha partecipato come relatrice in apposita tavola rotonda al IX Congresso Nazionale di Categoria nell’aprile 2017 al teatro Augusteo e nel V Forum “Lavoro, Occupazione, Imprese & Libere Professioni” il 19 aprile 2018 al Centro Congressi della Stazione Marittima.
Il Presidente del CPO di Napoli con nota Prot. 1228/16 del 11/09/2018 Le rivolse istanza, anche a nome degli altri Presidenti CPO della Campania, di rendersi promotrice di un provvedimento legislativo regionale in materia di autorizzazione della P.A. a soggetti privati solo nel caso in cui il libero professionista fosse stato remunerato per la sua prestazione. Il successivo 25 settembre vi fu un incontro presso la sede storica della Regione a Santa Lucia tra la Consulta dei Presidenti e l’Assessore Palmeri per illustrare le motivazioni della precedente richiesta.
Il 29 dicembre 2018 con Legge Regionale n.59, in B.U.R.C. n.100 pari data, fu ufficializzato il provvedimento normativo dal titolo significativo “Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto di committenti privati e di contrasto all’evasione fiscale”.
Ne demmo informativa in “Notizie dall’Ordine” n. 1/2019 del 02/01/2019 con tutti i dettagli relativi alla ratio della disposizione: il professionista che avesse collaborato in un’attività soggetta ad autorizzazione della P.A. doveva essere pagato pena il mancato ottenimento dell’autorizzazione della P.A.
Ma il colloquio della Consulta dei Presidenti con l’Assessore Palmeri, in quella fredda giornata del 25 settembre 2018 nella sede di Santa Lucia, era stato più complesso e aveva riguardato la legge statale sull’equo compenso relativa anche agli affidamenti, previa gara di appalto, a professionisti di prestazioni intellettuali adottando un compenso/corrispettivo adeguato alla quantità e qualità del lavoro prestato.
L’Assessore SONIA PALMERI si assunse formalmente l’impegno di portare all’attenzione della “politica” regionale anche quest’altra esigenza dei liberi professionisti: in altri termini l’attuazione della normativa sull’equo compenso varata a livello nazionale alla fine del 2017 auspicata in quel grande Convegno organizzato dal CUP e RPT al Teatro Brancaccio in Roma con la presenza del CPO di Napoli e con la partecipazione di numerosi esponenti della classe politica.
Fin dai primi giorni del nuovo anno 2019, dopo aver ringraziato l’Assessore per l’avvenuta emanazione della Legge Regionale n. 59/2018 in materia di tutela delle prestazioni dei liberi professionisti in attività soggette ad autorizzazione della P.A., abbiamo continuato i contatti ricordando l’importanza di una qualche disposizione regionale diretta alle strutture della Regione relativa alle gare di appalto con affidamento a professionisti evidenziante la necessità che il corrispettivo fosse conforme ai “parametri” di cui al D.P.R. 137/2012.
E così, lo scorso 17 aprile 2019, con Delibera n. 155 pari data, la Giunta regionale, presieduta dal Governatore De Luca e con la partecipazione dell’Assessore SONIA PALMERI ha varato la deliberazione tanto attesa che ora è in corso di pubblicazione sul B.U.R.C.
La delibera de qua si pone la finalità:

1) di impartire agli Uffici Regionali, agli Enti strumentali e alle società in house della Regione Campania l’espresso indirizzo di garantire, negli atti delle procedure ad evidenza pubblica per l’affidamento di servizi e incarichi professionali, la tutela del lavoro autonomo e il rispetto dell’applicazione del generale principio dell’equo compenso stabilito dalla normativa statale e, in particolare:

1.1 di assicurare che il compenso determinato a favore dei professionisti sia:

– conforme alle disposizioni di legge vigenti in materia di equo compenso nonché ai decreti ministeriali che fissano i parametri da utilizzare nella liquidazione dei compensi e che rappresentano la base di riferimento per la determinazione dell’importo posto a base di gara nelle procedure di affidamento;

– proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto e al contenuto e alle caratteristiche della prestazione resa;

1.2 di prevedere negli atti di gara adeguati criteri generali di valutazione, volti ad impedire la formulazione di offerte potenzialmente lesive del principio dell’equo compenso;

1.3 di evitare l’inserimento di clausole vessatorie negli schemi di contratto;

1.4 di non consentire l’inserimento di criteri di valutazione delle offerte idonei ad alterare l’equilibrio tra prestazione professionale resa e compenso stabilito a favore del professionista, come la previsione di prestazioni di servizi aggiuntivi a titolo gratuito;

2) di trasmettere il presente provvedimento all’Ufficio di Gabinetto, a tutte le Direzioni Generali, agli Uffici speciali, agli Enti strumentali e alle società in house della Regione Campania, nonché al BURC per la pubblicazione

Era quanto avevamo chiesto all’Assessore Palmeri!!! Solo poche Regioni hanno adottato queste disposizioni. L’ultima è stata, qualche giorno prima, la Regione Lazio.
Ora abbiamo un altro desiderio: quello di prevedere, per tutti, nei bandi di gara l’attribuzione di un punteggio premiale quando l’azienda partecipante corredi la partecipazione con la regolarità contrattuale e contributiva certificata da ASSE.CO.
Otto le principali modifiche.
Innanzitutto i destinatari, che non sono più e solo disoccupati e svantaggiati, ma anche lavoratori beneficiari di strumenti di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro, così come previsto dal D. Lgs n. 150/2015. I lavoratori a rischio di disoccupazione, ovvero lavoratori in forza presso aziende con unità operative ubicate in Campania interessati da provvedimenti di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per crisi aziendale, CIGS per procedure concorsuali o per cessazione attività, CIGS per riconversione aziendale, ristrutturazione e riorganizzazione o Cassa Integrazione Guadagni (CIG) in deroga e lavoratori di imprese che aderiscono ai contratti di solidarietà.
Per quanto riguarda il computo dell’organico: inseriti i lavoratori in somministrazione presenti in azienda nel computo totale sui tirocini attivabili contemporaneamente. È stata omogeneizzata la durata massima in 12 mesi per tutte le tipologie di tirocinante tranne che per i disabili, per i quali il tirocinio può durare fino a 24 mesi. Nel testo è previsto anche l’aumento dell’importo minimo dell’indennità mensile, da € 400 previsti nel Regolamento 7/2013 a € 500. Fissata, da 14 a 45 giorni, la durata del tirocinio per studenti nel periodo estivo, attivati dai servizi per l’impiego ed introdotti i tirocini finalizzati all’inclusione sociale. Il nuovo regolamento inoltre per le imprese virtuose che abbiano assunto nel biennio precedente i tirocinanti ospitati, ha previsto una deroga al limite numerico in caso di richiesta di nuovi tirocini. Saranno intensificati i controlli ed esplicitate le sanzioni per ogni forma di abuso dello strumento dei tirocini ed è infine previsto il ” giudizio” dello stageur al termine della sua esperienza, al fine di monitorare la capacità formativa e di accoglienza delle aziende ospitanti.
Con questo Regolamento abbiamo, quindi, dotato il territorio di una norma forte e adatta al contesto. Vigileremo affinché il mercato risponda in modo veloce e agile al nuovo impianto normativo, avendo sviluppato una previsione di utilizzo del tirocinio a maggior tutela del cittadino, nell’ottica della prevenzione da ogni abuso, ma nel contempo diretta a costituire un volano di opportunità occupazionali.Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata.
Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

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Modificato: 23 Aprile 2019