7 Dicembre 2020

Dopo le elezioni Regionali del 20 e 21 settembre con l’affermazione del Presidente uscente, Vincenzo De Luca, è stata nominata la nuova Giunta. L’Assessorato al Lavoro è stato assegnato ad Antonio Marchiello in aggiunta a quello delle Attività Produttive già detenuto, nella scorsa consigliatura, dallo stesso Assessore. La Categoria incontrerà in v.c. il nuovo Assessore il 9 dicembre alle ore 11.

 

L’ultima volta che ci occupammo, con la presente Rubrica, di attività della Regione in materia di lavoro, nell’ordinarietà della vita sociale ed economica, fu a fine gennaio con l’annuncio di un piano “lavoro” e di “sostegno alle P.M.I.” pubblicato nel BURC Regione Campania n. 1 del 3 gennaio 2020.
Ne parlammo nel N. 2/2020 di questa Rubrica.
Era il 28 gennaio 2020!!
Riguardava ben 3 avvisi concernenti l’erogazione di fondi alle imprese del Commercio, Commercio Ambulante ed Artigiane per complessivi 25 mln e devoluzione di 5 mln ai Comuni per la riqualificazione delle aree mercatali.
Poi c’è stato, e c’è ancora, l’inferno, la pandemia, la prima ondata, il lockdown, il crollo dell’economia in Italia e ancora di più in Campania a causa dei provvedimenti restrittivi riguardanti famiglie, imprese e lavoratori.
La Campania, peraltro, prima del lockdown non navigava in acque economiche tranquille e i CdL avevano lanciato l’allarme, grazie ai Report della Fondazione Studi, nella VI Edizione del Forum “Lavoro, Occupazione, Imprese & Libere Professioni”, 9 maggio 2019.
La Cassa Integrazione in Deroga, l’accordo Regionale del 19 marzo 2020 che non sottoscrivemmo e che sul piano della presentazione delle istanze ci ha costretto ad un tour de force e a dotarci di una delega dei datori di lavoro per poter lavorare.
Non diciamo altro, tutto è partito male dal Governo centrale che ha trattato la chiusura imposta ad imprese e lavoratori come crisi d’impresa con erogazioni che tutto sommato sono arrivate al massimo al 60% della retribuzione.
Poi ci hanno pensato, chi più, chi meno, le Regioni ad ingarbugliare la situazione.
In un paese civile non si sarebbe equiparata l’imposizione di una chiusura con una normale crisi d’impresa ed invece della CIG si sarebbe dovuto erogare un risarcimento danni pari a quando perduto dai lavoratori. Per non parlare della disparità di trattamento tra lavoratori pubblici e privati.
Su questo la Categoria dei Politici, compresa quella napoletana, è fortemente COLPEVOLE.
Da allora, sul piano regionale (e parliamo di ordinarietà, di politiche attive, di piano di sviluppo per imprese) si è fermato tutto.
Tanto di buono in passato era stato fatto, sfruttando, principalmente le potenzialità di “Garanzia Giovani” ma poi la pandemia ha fatto sì che le risorse e l’attenzione venissero spostate sull’assistenza integrativa di quanto lo Stato aveva cercato, a pioggia, di erogare.
Potevano tali risorse servire ad altro?
E’ troppo presto per poter giudicare!!
Poi ci sono state le elezioni, in Campania ed altre Regioni, per il rinnovo dei Consigli Regionali e della Presidenza. Si sono svolte il 20 e 21 settembre con la riaffermazione dell’uscente Vincenzo De Luca ed il 28 settembre la nomina della Giunta di Palazzo Santa Lucia.
Al lavoro è stato designato Antonio Marchiello al quale è stata riconfermata la delega della precedente Consigliatura alle Attività Produttive.
A seguire, quindi, la seconda ondata della pandemia.
Abbiamo fatto pervenire, dapprima, gli auguri di buon lavoro al nuovo Assessore al Lavoro e, successivamente, gli abbiamo rivolto richiesta di audizione anche in v.c.
Invero, ci ha subito fatto rispondere e il giorno 9 dicembre alle ore 11 ci incontreremo da remoto.
Saranno presenti anche il Presidente della Fondazione Consulenti per il Lavoro, l’intera Consulta dei Presidenti CPO della Campania ed il Presidente Provinciale ANCL che ha avuto la sensibilità di chiedergli un incontro.
Ribadiremo la disponibilità della Categoria dei Consulenti del Lavoro nei confronti della Regione, il suo ruolo di cassa di risonanza di piccole e medie imprese e lavoratori della Campania.
Evidenzieremo lo stato “comatoso” del mercato del lavoro che è in piena asfissia e la necessità, prima ancora che si parli di “politiche attive” di un piano di rilancio dell’economia della Campania ed incremento dei consumi, riduzione, per zone ed attività, della pressione fiscale e l’innesto di nuove competenze.
Parleremo anche del ruolo “moderno” dei Centri per l’Impiego, del reddito di cittadinanza ma in relazione alla parte delle politiche attive.
Completeremo con una disamina sulle multinazionali che vengono, illudono e se ne vanno come e quando vogliono.
Il 2021, pur convivendo con il virus, dovrebbe rappresentare nella Regione il momento della svolta.

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

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Modificato: 7 Dicembre 2020