14 Novembre 2016

Rivisto, integrato e sottoscritto l’11 Novembre scorso presso la Regione Campania, Assessorato al Lavoro, l’Accordo Quadro sui criteri per l’accesso agli Ammortizzatori Sociali in Deroga con una disponibilità di 28 milioni di euro. Tra i firmatari anche il CPO di Napoli, attraverso il Consigliere Pasquale Assisi, che ha partecipato alla complessa e travagliata trattativa per ricondurre l’istituto dell’ammortizzatore in deroga alle direttive ministeriali.

 

Tanto tuonò…che piovve. Venerdì scorso, 11 Novembre 2016, presso l’Assessorato Regionale al Lavoro della Campania, è stato, finalmente,  sottoscritto dalle Parti Sociali e dai Soggetti Produttivi il Documento di rivisitazione ed integrazione all’accordo quadro sull’accesso agli Ammortizzatori Sociali in deroga ponendosi così fine ad una situazione di stallo e, ci auguriamo, anche di natura conflittuale giudiziaria di mancata erogazione della “prestazione” in quanto i precedenti criteri e linee guida erano considerati non conformi ai parametri ministeriali.

Vi abbiamo partecipato anche noi, CPO di Napoli, con la presenza e la fattiva collaborazione, d’ordine tecnico, imparziale ed assolutamente al di sopra delle Parti come è nel D.N.A. della ns. professione, del Consigliere Pasquale Assisi.

Vediamo, in sintesi, il contenuto dell’accordo di integrazione pur rinviandovi all’intero Documento che pubblichiamo a parte.

E’ stato, in primis, un iter faticoso che ha visto sul tappeto la disponibilità di 28 milioni di euro e che, a fronte del muro di silenzio venutosi a creare con la mancata attuazione dell’accordo precedente, ha puntato essenzialmente a sanarne alcune gravi criticità ed a rilanciarne la necessità di esistenza.

Il precedente Accordo e le relative linee guida del 27 Gennaio 2015  contenevano, infatti, elementi che il Ministero e l’INPS non hanno mai riconosciuto. Si pensi, ad esempio, all’autorizzazione a presentare istanze che prevedevano la concessione della CIGD per un periodo eccedente i 5 mesi sanciti dalle direttive nazionali. Tali istanze, con grave danno anche per i lavoratori, sono rimaste inevase.

Ecco, dunque, la sanatoria contenuta nel documento di integrazione dell’Accordo quadro sugli ammortizzatori sociali in deroga.

Viene concessa la possibilità alle aziende, che hanno fatto richiesta di CIGD 2015 per un periodo eccedente i 5 mesi, pur rispettando in ciò le linee guida regionali ancorchè in contrasto con le direttive e disposizioni nazionali, di presentare apposita richiesta, entro il 21 Novembre prossimo, di autorizzazione al fine di vedersi riconosciute, come sospensione autorizzata, le ore eccedenti.

L’istanza è condizionata alla rinuncia al contenzioso giudiziario eventualmente in atto.

Ergo, il Governo Regionale ha voluto farsi carico delle problematiche di aziende e lavoratori che hanno accumulato oltre 1 milione di ore che giammai avrebbero potuto essere loro riconosciute per assoluta incompatibilità tra le disposizioni statali e quelle regionali in subiecta materia.

Altro punto qualificante del Documento è stata l’attribuzione dell’ulteriore periodo di CIGD, dall’11 Novembre 2016 al 31 Dicembre 2016, per le aziende che hanno già utilizzato il periodo massimo di 3 mesi nel 2016. Si attribuisce, inoltre, un ulteriore periodo di mobilità in deroga, in favore dei lavoratori che nel corso dell’anno 2015 non hanno raggiunto il limite massimo dei 3 anni e 4 mesi e fino alla scadenza del suddetto limite, comunque entro il 31.12.2015.

Altro obiettivo raggiunto è quello di tenere in debita considerazione tutti coloro che risultano avere difficoltà di reinserimento occupazionale, in particolar modo coloro che hanno oltre sessanta anni, attraverso l'attuazione di iniziative finalizzate all'utilizzo temporaneo e straordinario in attività di pubblica utilità, presso enti pubblici, a 580 euro al mese per 6 mesi, assicurando nel contempo un sostegno al reddito per i soggetti interessati e riducendo i tempi di inattività durante la permanenza dello stato di disoccupazione.

L’accordo, infine, si pone come uno strumento reale per fronteggiare la crisi che attanaglia imprese storicamente presenti in regione Campania, di particolare rilevanza strategica ed occupazionale aprendo la possibilità di concessione della CIGD ad ulteriori causali, oltre quelle già previste. 

Molto importante il commento, dopo la sottoscrizione del Documento, dell’Assessore Sonia Palmeri: “Sono soddisfatta del lavoro portato a termine, che si inserisce nel complesso del rilancio dell'occupazione in Campania e del Piano per il lavoro. Le parti sociali presenti, cogliendo lo spirito costruttivo e di grande responsabilità dell’attuale governo regionale, hanno espresso anch'esse apprezzamento per il risultato raggiunto, auspicando che il positivo confronto caratterizzi costantemente le relazioni in essere, in rapporto a tutte le vertenze aperte oggi in Campania e, assumendo, quindi, la piena consapevolezza che questo è il modello di riferimento giusto".

 

Bene, quando si parla di rilancio dell’occupazione in Campania, di cui l’Accordo sottoscritto l’11 Novembre costituisce parte integrante, non può che apprezzarsi l’attiva partecipazione dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli che è il giusto canale di riferimento delle esigenze, aspettative ed ambasce delle piccole e medie imprese.

 

Il lavoro, d’altra parte, non ha colorazioni politiche. Costituisce, a prescindere dalle necessità di sostentamento, la liberazione dell’uomo dai bisogni con dotazione di altro elemento essenziale: la dignità sua e della sua famiglia.

La continuità giuridica della “retribuzione” è uno dei cardini fondamentali del concetto di “welfare” che caratterizza ed individua la civiltà di uno Stato.

Gli ammortizzatori Sociali devono, pertanto, costituire uno stadio intermedio finalizzato a ricostituire il sinallagma lavoro/retribuzione.

In ciò i Consulenti del Lavoro saranno sempre presenti.

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE

EDMONDO DURACCIO

 

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata.

Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

 

 

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Modificato: 14 Novembre 2016