19 Marzo 2018

Il 13 Marzo scorso la Giunta Regionale della Campania ha deliberato il “Piano di Rafforzamento triennale dei Servizi Pubblici della Regione Campania”. Stanziati 16 mln di euro. I dipendenti dei Centri per l’Impiego passano dalla Provincia alla Regione e, quindi, sotto l’egida dell’Assessorato Regionale.

 

Nel corso della campagna elettorale abbiamo sentito parlare più volte di un finanziamento per riformare i “Centri per l’Impiego” al fine della gestione e controllo del “reddito di cittadinanza”.

Senza entrare nel merito di tutte queste misure “in fieri” dei vari schieramenti che si sono contesi la vittoria all’ultima elezione politica del 4 Marzo scorso, abbiamo la sensazione che i “Centri per l’Impiego” siano il nervo scoperto del sistema in quanto sbattuti a destra ed a manca, oggetto di ripianamento e formazione in occasione di Garanzia Giovani ed ancora additati come necessitanti di altre riforme.

Eppure avrebbero potuto e dovuto competere con le strutture private (id: Agenzie del Lavoro tra cui la “nostra” Fondazione Consulenti per il lavoro) giacchè il confronto e la concorrenza non sono solamente il sale della democrazia quanto dell’operatività.

Ed inevitabilmente torna alla ribalta il luogo comune della struttura pubblica con ruolo statistico e di notariato (forse) dell’anzianità di disoccupazione lungi dal rinvenire un posto di lavoro per chi ne è alla ricerca.

E ben venga, allora, la riforma dei Centri per l’impiego nell’ambito del “Piano di Rafforzamento triennale dei Servizi Pubblici per il lavoro della Regione Campania” deliberato il 13 Marzo scorso dalla Giunta Regionale della Campania.

Ancora una volta l’Assessore Sonia Palmeri ha dimostrato di avere le idee chiare e, principalmente, una progettualità non comune e, quindi, non da tutti.

L’Assessore Palmeri, nell’intervenire al Meeting dei Delegati della Fondazione Consulenti per il lavoro, svoltosi il 13 Marzo, di mattina, presso l’Hotel Continental Royal, aveva preannunciato, dunque, in anteprima nazionale, il provvedimento sui Servizi Pubblici per il lavoro.

Per questo “Piano” sono stati stanziati oltre 16 mln di euro.

L’obiettivo è quello di dare nuova linfa al mercato del lavoro mediante il miglioramento delle sue strutture locali, il rafforzamento del sistema territoriale dei servizi pubblici per il lavoro, l’implementazione dei servizi informatici e le infrastrutture ict, il rafforzamento delle competenze degli operatori dei Centri per l’impiego ed il potenziamento del raccordo con gli altri operatori. 

E non finisce qui!!!

Il Piano Triennale dei Servizi pubblici per il Lavoro si occupa della riorganizzazione generale dei 46 centri per l’impiego che vantano, ad oggi, nella ns. Regione, ben 600 dipendenti. Questi avranno uno status occupazionale diverso in quanto passeranno nell’organico della Regione Campania lasciando quello della Provincia.

Quanto precede, alla luce della legge di Bilancio dello Stato 2018, che, finalmente, mette ordine all’interno della materia dei servizi per il lavoro, riunendo risorse umane e funzioni sotto l’unica governance dell’assessorato Regionale al lavoro.

Secondo il giudizio dell’Assessore Palmeri con tale passaggio oggi è possibile programmare una strategia di reale rilancio, archiviando definitivamente ogni immagine distorta di questi servizi.

Ha aggiunto che “ci avviamo verso una radicale trasformazione dei centri per l’impiego. Li aspetta un adeguato aggiornamento professionale, per rispondere alle richieste di un’utenza sempre più eterogenea, ed a misure che vanno dall’alternanza scuola-lavoro, a Garanzia Giovani, a Ricollocami, alla Rete Eures, all’autoimprenditorialità, alla partecipazione al REI (REDDITO DI INCLUSIONE) alle fasce deboli. Insomma i CpI saranno sempre più protagonisti, in quanto territorialmente presenti in prossimità del cittadino, ma cambiando totalmente veste, rispondendo con una logica e strumenti innovativi alle esigenze dei cittadini, in totale rottura con il passato”

Noi ce lo auguriamo affinchè il Mercato del Lavoro possa essere quello strumento “attivo” per la collocazione di risorse, come approccio o occupazione, presso strutture dove c’è il lavoro.

Poi resta, ed il ragionamento è politico, il problema del costo del lavoro!!

Le politiche passive sono in proporzione di 3 su 4, occorrono quelle attive.

Queste rappresentano il futuro dell’occupazione e del lavoro. Ci auguriamo, per davvero, che con l’intraprendenza politica della Palmeri si possano raggiungere risultati lusinghieri.

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata.

Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

 

 

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Modificato: 19 Marzo 2018