24 Novembre 2022

Il 25 e 26 Novembre prossimi presso il Palazzo dei Congressi di Roma si terrà la Convention “GIOVANI E PROFESSIONE, EVOLUZIONE E PROSPETTIVE DEL CONSULENTE DEL LAVORO”. La Consulta dei Presidenti CPO della Campania ha redatto, per l’occasione, un documento inviato all’attenzione del CNO sui temi che saranno trattati. Ve ne offriamo un’anteprima.

 

Il 25 e 26 novembre 2022 Dirigenti nazionali e territoriali di Categoria, riuniti presso il Palazzo dei Congressi di Roma, per discutere su “Giovani e professione: evoluzione e prospettive del Consulente del Lavoro”. L’evento si focalizzerà sulle tematiche riguardanti l’attrattività della professione, il punto di vista dei giovani sul lavoro autonomo professionale e il futuro dei Consulenti del Lavoro, con l’esposizione di una ricerca condotta dalla Fondazione Studi e la presentazione delle proposte elaborate a livello regionale.

In occasione della Convention in oggetto ed aderendo all’invito del CNO, la ns. Consulta, in composizione singola ha incontrato in ciascuna provincia gruppi di giovani a prescindere dalla loro adesione all’ANCL o all’AGCDL ed ha raccolto le loro impressioni sui vari temi che saranno presumibilmente affrontati nella Convention del 25 e 26 Novembre 2022 presso il Palazzo dei Congressi di Roma.

Poi è stato dato incarico al Coordinatore della Consulta, Presidente Edmondo Duraccio, di redigere il Report Informativo ed inviarlo al CNO quale contributo della Campania.

Va detto in premessa che la ns. Regione è in controtendenza positiva rispetto al numero dei praticanti e degli abilitati il che è già sintomatico circa la cura che riserviamo alle nuove leve che fanno parte della nostra professione fin dal momento in cui si instaura il rapporto di praticantato, proseguendo per corsi di preparazione agli esami ed incontri presso il CPO per renderci conto di come prosegue il rapporto di tirocinio obbligatorio, rimborso spese, frequenza assidua e diligente, presenza del dante pratica, tipologia di tematiche pratiche affrontate.

In questo modo, fin dall’inizio del praticantato, si crea una simbiosi tra Istituzione, intesa come CPO, e giovani tirocinanti.

La soddisfazione più bella ricevuta nel corso di questi colloqui “specifici” svolti in occasione della Convention l’abbiamo avuta da alcuni colleghi che hanno ricordato come il loro approccio alla professione sia avvenuto nel corso di una ns relazione all’Università. Altri, invece, hanno fatto riferimento a ns. visite negli istituti superiori.

E in effetti i nostri CPO:

  • Hanno stipulato protocolli e convenzioni con le Università al fine dello svolgimento del praticantato fin dall’ultimo anno;
  • Hanno avuto contatti con i ragazzi della scuola secondaria per una sorta di orientamento parlando della nostra professione;
  • Hanno partecipato a tutte le Convention come quelle organizzate dal Ministero della Gioventù o il Salone degli Studenti;
  • Hanno continui rapporti con le Università, sia con la facoltà di giurisprudenza che di economia partecipando a dibattiti.

In queste “operazioni preliminari” comunque ci rendiamo conto di fare una corsa contro il tempo in quanto 18 mesi ci risultano essere pochi se si vuol “assistere” ad un ciclo completo di adempimenti.

Altro piccolo “neo” è quello della richiesta (a volte congiunta) di dante pratica e praticanti che al termine “ufficiale” del praticantato si trovano nella necessità (ma più che altro da parte del praticante) di continuare la frequenza per implementare le competenze tecniche in attesa degli esami.

Infine c’è il problema, emerso chiaramente nel corso degli incontri propedeutici alla Convention, di giovani abilitati che vorrebbero iniziare la professione ma che, al di là dei costi e della carenza di clientela, preferirebbero continuare un rapporto libero professionale con il loro dante pratica ora collega.

E qui subentra l’altra problematica della settorializzazione dello studio in quanto i CDL che accolgono i praticanti lavorano solamente in un settore (ad esempio buste paga).

Ergo, occorrerebbe una campagna su larga scala, Convegni, dibattiti, per far comprendere ai colleghi che hanno studi “importanti” e dal “nome attrattivo” di poter lavorare in forma aggregata con questi giovani colleghi affidando loro incarichi in altre prerogative professionali che loro non trattano.

Si pensi, ad esempio, al contenzioso previdenziale-contributivo, contenzioso tributario, sicurezza sul lavoro.

ATTRATTIVITA’ DELLA PROFESSIONE

La nostra, indubbiamente, è una professione che attrae!! Occorre, tuttavia, che il “fascino” della nostra professione venga veicolato verso una platea che sia in grado di poterne valutare lo stress ed il ritorno economico. Lo stress, ci è stato riferito, pure è importante ed è una componente che spesso frena i giovani che vorrebbero affacciarsi alla nostra professione.

Bisognerebbe, a tal proposito, metter su una campagna di stampa tipo quella che si fa in occasione del Festival del Lavoro, produrre dei filmati “promo” della ns. professione e cercare di implementare la nostra presenza nei talk-show.

In questo momento sarebbe necessaria un’amalgama per un idem sentire tra tutti i CPO di una medesima Regione.

La promozione della Categoria se avviene solo attraverso il Festival del Lavoro perde la propria importanza dopo pochi giorni. Gli effetti del “Festival”, invece, devono portarci ad agire sul territorio.

Tale attività promozionale deve avvenire presso le Scuole e le Università!!

Quando Napoli ha ospitato “La Giornata della Previdenza” per due anni consecutivi abbiamo fatto all’interno della struttura due convegni con la partecipazione dei ragazzi dell’ultimo anno delle superiori.

LAVORO AUTONOMO PROFESSIONALE VISTO DAI GIOVANI

Il vero “vulnus” i giovani intervistati con il dialogo preparatorio alla Convention è rappresentato dai costi da sostenere “per mettersi in proprio” considerato che il dante pratica continua a far corsa da solo.

In effetti è una bella somma annuale se si tiene conto del contributo di iscrizione nell’albo provinciale, della dotazione tecnologica, programma paga, contributo Enpacl, assicurazione RC.

A questo si aggiunga che con il venir meno delle tariffe, spesso gli studi professionali sono costretti a ridurre gli onorari e giostrare sulle quantità dei clienti, il tutto a discapito dell’organizzazione del lavoro con stress correlato e una miriade di adempimenti.

Occorrerebbe   pensare ad una riduzione da parte dei CPO per i primi due anni della quota di iscrizione (ma con una norma chiara e di rango superiore), idem per quanto concerne la contribuzione all’Enpacl tenendo conto del minimale che, comunque, annualmente aumenta.

Poi hanno evidenziato le difficoltà ed ai costi della F.C.O. che quand’anche gratuita da parte dei CPO li espone a spese, allontanamento forzato dallo studio.

Hanno espresso la possibilità di conseguire crediti da remoto in modo prevalente.

Quello dell’Assicurazione RC e F.C.O. è un qualcosa da monitorare per venire loro incontro.

Poi c’è l’incertezza della clientela pur sapendo che il proprio ex dante pratica potrebbe affidar loro incombenze professionali che lui non tratta.

Occorrerebbe creare una rete, organizzata dai CPO o dal CNO, con una piattaforma dove magari un collega possa affidare a chi voglia accettare delle incombenze professionali. Sarebbe un’attività prodromica a quell’aggregazione, che poi sarebbe conseguenziale, di un rapporto continuo da tra due professionisti tra i quali si è instaurato un vincolo più che fiduciario.

FUTURO DEI CONSULENTI DEL LAVORO

Il futuro che è già iniziato nell’ottica della transizione digitale ed ecologica, intelligenza artificiale, metaverso, blockchain, vede sempre di più la necessità di creazione di studi multidisciplinari ancorchè riferito alla sola consulenza del lavoro in quanto anche “il bene primario” delle buste paga presto sarà soppiantato, sostituito da sofisticati aggeggi che a comando vocale redigeranno cedolini o tagliandini con la retribuzione ed in contemporanea la banca farà il bonifico. La Categoria deve essere pronta ad affrontarlo.
Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/ED

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Modificato: 2 Agosto 2023