28 Maggio 2021
Il 24 maggio scorso si è svolta l’audizione degli Ordini Professionali presso la Commissione Interministeriale per la Riforma della Giustizia Tributaria. Il ns. CNO vi ha partecipato ed ha presentato anche un dossier contenente le proposte della Categoria ponendo l’accento sulla professionalizzazione dei Giudici e sulla necessità di una formazione permanente mantenendo i due gradi di giudizio.
Un articolo de “Il Sole 24 ore” dei giorni della scorsa settimana contenente un report informativo sulle audizioni in corso presso la Commissione Interministeriale per la Riforma della Giustizia Tributaria aveva suscitato tra i nostri iscritti ma anche sui social qualche dubbio poiché nell’elencazione dei partecipanti non c’erano i Consulenti del Lavoro.
Si trattava, evidentemente, di un’erronea interpretazione poiché l’articolo si limitava a riportare l’elencazione degli Ordini che, fino ad allora, avevano partecipato alle audizioni ma non era stato altrettanto chiaro nel dire che le predette audizioni sarebbero continuate nei giorni seguenti con la partecipazione di altri Ordini Professionali.
La tematica del “Contenzioso Tributario” è importante per il CPO di Napoli se è vero che siamo stati protagonisti sia per l’emanazione del D.P.R. 739/1981 (con il nostro esplicito inserimento tra i soggetti legittimati all’assistenza tecnica) che per il reinserimento dopo la beffa dell’esclusione attraverso la legge 413/1991.
Sono anni di storia e di impegno.
Ora, chiaramente, siamo parte integrante delle professioni che sono idonee all’assistenza tecnica del contribuente innanzi gli Organi della Giustizia Tributaria.
Il 24 maggio scorso il CNO (ma anche altri Ordini) ha partecipato all’audizione innanzi alla Commissione Interministeriale per la Riforma della Giustizia Tributaria.
Nel documento presentato in audizione i Consulenti del Lavoro hanno chiesto il potenziamento degli strumenti di risoluzione extragiudiziale delle controversie e garanzia di indipendenza e professionalizzazione dei giudici.
Hanno rappresentato la necessità di mantenere l’attuale struttura del processo tributario, preservando il doppio grado di giudizio di merito e l’articolazione della competenza delle commissioni provinciali e regionali; favorire l’indipendenza delle commissioni tributarie dal MEF per consentire l’estraneità dei magistrati da ingerenze esterne; ripensare alla professionalizzazione dei giudici, da selezionare mediante concorso pubblico, prevedere lo svolgimento dell’attività a tempo pieno e una formazione permanente. Secondo il ns. CNO tutto il sistema della Giustizia tributaria necessita di un’ulteriore ed importante revisione del proprio impianto generale non più confacente alle esigenze di rendere realmente efficaci gli strumenti deflattivi del contenzioso tributario, nonché il rispetto del principio del giusto processo, così come previsto dall’art. 111 della Carta Costituzionale.
Il Consiglio Nazionale dell'Ordine ha fatto presente che l’esigenza di riforma è talmente necessaria che la materia è stata inserita in un importante capitolo del Settore Giustizia del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ed oltretutto rappresenta uno strumento importante di reazione alla crisi economica innescata dall’emergenza da Covid-19, riducendo i tempi del giudizio e favorendo strumenti di risoluzione alternativi delle controversie, fondamentali per incrementare la fiducia degli operatori economici e la propensione agli investimenti.
Per i Consulenti del Lavoro il punto di approdo della riforma sarà il raggiungimento dell’indipendenza del giudice tributario. Di cruciale importanza, infatti, il riconoscimento di un trattamento economico congruo e dignitoso, abbandonando l’attuale sistema di retribuzione ancorato al numero di udienze e parificando il trattamento a quello di giudici appartenenti ad altre magistrature.
Opportuna, inoltre, una ripartizione delle competenze tra diverse composizioni degli organismi giudicanti (giudice tributario onorario e ordinario), così come consentire l’assistenza tecnica davanti alle Commissioni tributarie provinciali e regionali. E ancora: favorire l’utilizzo degli strumenti tecnologici per lo svolgimento di udienze da remoto ed implementare metodologie di archiviazione con la creazione di banche dati “ufficiali”. Infine, confermare e potenziare gli strumenti attualmente esistenti di risoluzione extragiudiziale, evitando, quindi, all’origine l’insorgere di contenziosi, con particolare attenzione alle istanze di reclamo e mediazione da sottrarre al giudizio dell’Agenzia delle Entrate.
Buon lavoro
Ad maiora
IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO
(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.
ED/FC
Modificato: 2 Agosto 2023